Rimini | Terme, le dimissioni di Panciroli
Oggi nel corso dell’assemblea dei soci di Rimini Terme, società partecipata del comune di Rimini il presidente Giovanni Panciroli e il vice Marcello Baldacci hanno rimesso il loro mandato. Lo hanno fatto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale, a seguito del caso sollevato dal consigliere comunale di Sel Fabio Pazzaglia che ha messo in evidenza indagini che coinvolgono CoopSette.
L’assemblea ha quindi subito eletto un nuovo presidente nella persona di Fabrizio Vezzani, che va così a guidare il cda composta da Raimondo Montanari, Andrea Filippini, Ivano Fontanesi e Luca Ioli.
Ora si guarda al futuro. “Al nuovo cda è stata consegnata una situazione finanziaria capace di perseguire nuovi obiettivi sulle aree in cui sorge lo stabilimento Talassoterapico e lo sviluppo della colonia Novarese”, è scritto nella nota che riporta anche i numeri delle Terme. La società chiude il 2012 con un utile di oltre 80mila euro (al netto delle imposte: 188.357 euro utile lordo) e registra un fatturato in aumento del 20%, rispetto al 2007, passando da poco meno di 3milioni 264mila euro a sfiorare i 4 milioni (per la precisione 3milioni 925mila 400 euro). In crescita da 19mila 871 a 20mila 797, poco meno di un migliaio, anche beneficiari delle cure termali. Raddoppia, inoltre, sempre rispetto al 2007 la quota di mercato, da 3,41% a 6,25%.